Si fa un gran parlare in questi giorni di una grande macchia nera visibile sulla superficie del Sole: non è un fenomeno inconsueto, semmai un poco anomalo visto che la nostra stella sta attraversando una fase di relativa tranquillità durante quello che gli astronomi chiamano ciclo delle macchie solari.

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Queste apparizioni sono seguite con particolare attenzione dagli scienziati, che hanno una possibilità in più per studiare approfonditamente questo fenomeno, solo parzialmente compreso. La superficie del Sole, normalmente ad una temperatura di circa 6.000 gradi, in alcuni aree è più fredda di circa 2.000 gradi: proprio qui si trovano le macchie, regioni sede di un campo magnetico particolarmente intenso. Il loro numero aumenta e diminuisce seguendo un ciclo approssimativo di 11 anni: ora stiamo attraversando la fase di minimo, con una presenza normalmente molto bassa di piccole macchie. La grande macchia di questi giorni è quindi un’apparizione che ha sorpreso un po’ tutti!

Con un piccolo binocolo o telescopio opportunamente equipaggiato possiamo osservare con facilità la superficie del Sole (fotosfera), che ci stupirà per il suo aspetto continuamente mutevole. Le macchie solari, le presenze più appariscenti e conosciute, appaiono scure per la temperatura più bassa rispetto alla superficie mentre le facole, aree più chiare ben visibili soprattutto in direzione del bordo, sono viceversa più calde.
Osservare il Sole in sicurezza è semplice: per le applicazioni visuali un filtro opportuno dovrebbe ridurre la luce che raggiunge il nostro occhio di un fattore cinque, cioè far passare1/100.000 della radiazione luminosa bloccando soprattutto quella infrarossa, la più pericolosa. Sarà bene in ogni modo non prolungare troppo la visione per non affaticare gli occhi e ricordarsi di non osservare mail il Sole senza filtri!