Stelle che… cadono?

Stelle che … cadono?

di Christian Lavarian

La notte di San Lorenzo vede ogni anno migliaia di persone con il naso all’insù, volte a cercare con trepidante emozione l’effimera scia di una stella cadente. I giorni migliori per avvistare qualche meteora sono quelli dal 10  al 13 agosto: in quelle ore la Terra incontra il grosso delle particelle cometarie che danno origine al fenomeno, noto come “sciame delle Perseidi”. 

Il nostro pianeta, nel suo perenne orbitare attorno al Sole, incontra sempre una grande quantità di piccole particelle rocciose (meteoroidi) che sono disperse nello spazio dalla coda delle numerose comete che viaggiano nel Sistema Solare. Quando questi piccoli corpi celesti vengono a contatto con l’atmosfera terrestre l’enorme calore sprigionato dall’attrito li fa vaporizzare, producendo un’emissione di luce molto intensa: è così che avvistiamo una meteora. Questa esplosione avviene a grandi altezze, tra i 50 e 100 km dal suolo e dura pochi istanti, escludendo quei casi in cui il meteoroide è particolarmente massiccio: allora si parla di bolide, una splendente meteora che può illuminare a giorno il cielo lasciando una scia di fumo visibile anche per qualche minuto.

Non si tratta quindi di pezzi di stelle che cadono sulla Terra anche perché, se così fosse per assurdo, il nostro pianeta verebbe incenerito all’istante! Il fenomeno delle meteore non è visibile solo in questi giorni, ma interessa tutto l’anno: anche in novembre e gennaio, per esempio, si possono osservare molte stelle cadenti, a volte in numero superiore a quello delle perseidi. Ma il grande pubblico difficilmente osserva il cielo di notte con le temperature rigide dell’inverno e per questo motivo l’evento, pur cospicuo, passa quasi inosservato.

Osservare le stelle cadenti dalla città può risultare deludente, poiché molte di esse sono letteralmente cancellate dalle luci dei lampioni, mentre invece in montagna lo spettacolo è assicurato. Consigliamo di osservare nelle serate del 10, 11 e 12 agosto quando il cielo si fa scuro, a partire dalle 22.30 circa in direzione Est, Ovest e Sud: il numero di meteore osservabili aumenterà gradualmente a mano a mano che la costellazione di Perseo, centro apparente dal quale si irradiano le scie luminose, salirà sopra l’orizzonte. Quest’anno il massimo di attività dovrebbe cadere alle ore 13.00 del 13 agosto: ciò significa che senz’altro non lo vedremo, essendo pieno giorno, ma nonostante questo lo spettacolo non mancherà nei giorni precedenti.

L’invito è di osservare il cielo non solo per cogliere qualche luminosa meteora, ma anche per affacciarsi a un mondo, quello notturno, del quale sappiamo davvero poco: sopra le nostre teste, dalla notte dei tempi, splende un firmamento di stelle che non può far restare insensibili. Viaggiare con la mente su mondi lontani e cogliere la fioca luce di oggetti estinti da miliardi d’anni è una delle esperienze più profonde ed intime che la natura ci può regalare.

Cieli sereni!

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