La città che non dorme mai

La città che non dorme mai

di Gardascuola

New York, meglio conosciuta come «la città che non dorme mai», è una delle più famose città al mondo grazie alla Statua della libertà, al Central Park, State Island, il ponte di Brooklyn.

Ciò che si nota maggiormente è il fatto che tutto sembra ingrandito rispetto alle altre città. Infatti la prima cosa che ho notato sono state le notevoli dimensioni delle strade e delle metropolitane.

Ma anche i vari grattacieli di certo non passano inosservati!

A colpirmi maggiormente, però, è stata la storia di New York perché solitamente viene poco considerata. Invece New York  ha la Borsa più importante del mondo, è la città più popolosa degli Usa, sono concentrati gli edifici più alti del mondo, la cattedrale di S.Patrizio in stile neogotico ed è una metropoli  multietnica.

Questa città però nei film, nelle foto sembra essere un luogo utopico senza problemi, ma in realtà non è così! In base al quartiere in cui ci si trova si rischia di venire incontro ad una realtà quotidiana ben diversa: i clochard nelle metropolitane, nelle strade e in periferia.

La città quindi si può dividere in due parti: una ricca caratterizzata da centri commerciali, cinema, teatri e una povera.

Ester


Sopra e sotto New York

New York, la Grande Mela, la capitale del mondo: ci sono molti modi per chiamare questa immensa città. Anche se è grande, gli edifici sono molto vicini tra loro.

Hanno una forma a «torta nuziale» per permettere alla luce di arrivare ad illuminare le strade.

Per far sì che la città non risulti troppo piena, è stata fatta una legge che imponeva la costruzione di uno spazio pubblico incorporato in quello privato, situato alla base dell’edificio. Noi ne abbiamo visitati alcuni.

Fungono da luogo di riposo, ristoro e transito per i passanti. Le strade sono molto trafficate per cui noi abbiamo optato per la metropolitana, una ragnatela di tunnel che si estende sotto l’intera città.

È un mezzo di trasporto ecologico e veloce. Le pareti sono piastrellate con diversi mosaici. Alcuni raffigurano il nome della arterie di New York, altri compongono immagini di animali, persone e oggetti vari. Uno in particolare mi ha colpito: c’erano cappelli fluttuanti di ogni tipo, ovunque. Ad ogni fermata il soggetto cambiava.

Sulle strade in superficie, ogni tanto, si possono trovare delle nuvolette bianche che fuoriescono da tubi o tombini. È l’acqua che ritorna in superficie dopo essere scesa nella metropolitana. Ma le nuvole più belle erano quelle che si riflettevano sulle vetrate a specchio dei grattacieli trasformandoli in pezzi di cielo.

Arianna

 

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