Dal liceo all’high school

Dal liceo all’high school

di Gardascuola

Arrivata all’entrata della scuola superiore, la North Atlanta High School, ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la grandezza dell’edificio e i tanti campi sportivi da baseball, calcio e atletica. In questa scuola ho conosciuto molti ragazzi miei coetanei, che mi hanno accolta con grandi sorrisi.

Ora grazie a questo incontro posso paragonare la mia scuola con la loro e notare i pro e i contro della scuola italiana e di quella Americana.

Una sostanziale differenza l’ho notata osservando il modo in cui vengono trattati gli argomenti. Durante la lezione di giornalismo, ad esempio, non c’era l’insegnante che spiegava agli alunni come normalmente avviene da noi, ma erano gli alunni stessi che interagendo tra loro studiavano e comprendevano i concetti! Proprio un bel modo di fare scuola!

Ester


 

Dall’inglese all’arabo

La seconda mattinata ad Atlanta è iniziata in modo decisamente entusiasmante. Io e gli altri miei compagni, infatti, siamo andati a visitare la North Atlanta High School.

Da subito mi ha colpito l’imponenza di questo edificio di undici piani, che ospita circa 2000 studenti. Una studentessa americana ha accompagnato me e una mia compagna ad assistere alla sua giornata tipo.

Lo sapevate che i ragazzi possono scegliere quali corsi seguire? Hanno anche una vastissima scelta di sport. Fondamentali nelle scuole americane. La cosa che mi ha colpito di più? La lezione di arabo! Assolutamente inusuale, ma comunque molto divertente.

Letizia


 

I have a dream

La città di Atlanta ha dato i natali ad uno dei personaggi più influenti della storia americana del ventesimo secolo, Martin Luther King. Nato nella capitale della Georgia nel 1929 e assassinato nel 1968 a Menphis.

Un uomo che spese tutta la sua vita a combattere per i diritti del popolo afroamericano. La sua celebre frase «I have a dream» ci ricorda quale sia stato il suo sogno: lottare per un mondo fatto di giustizia, amore e uguaglianza; in cui le persone non sono giudicate per il colore della propria pelle, ma per la propria anima. Martin Luther King considerava l’ingiustizia una minaccia per la giustizia e l’amore per lui era il mezzo per raggiungere la libertà e l’uguaglianza.

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Era il leader del popolo afroamericano e con proteste, slogan e manifestazioni è riuscito a migliorare la drammatica situazione di quegli anni negli Stati Uniti. Fino ad ottenere il diritto di voto, la non-violenza e l’uguaglianza per i neri.

È stato molto interessante visitare il museo di Martin Luther King ad Atlanta. Mi ha colpito molto perché mi ha permesso di scoprire quanto quest’uomo teneva alle proprie radici.

Manuela

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