Siamo una regione di assassini

Siamo una regione di assassini

di Renzo Moser

Lo dico per chi ancora non se ne fosse accorto: siamo una regione di assassini.

Sì, assassini, avete capito bene. Assassini di orsi, si intende.

I trentini, che sono tutti delle merde, godono come pazzi ad ammazzare orsi. Così come ogni altro essere vivente, a ben guardare.

In pratica, giriamo «col dodese» dalla mattina alla sera in cerca di qualcosa che si muova da abbattere a fucilate. Un po’ come Fantozzi e Filini, con il loro trombone da brigante calabrese, che finirono a impallinare il malcapitato perito industriale Carletti («detto Leprotto per una malformazione congenita al labbro superiore», cit.).

I trentini sanno solo ammazzare essere viventi...

I trentini sono tutti falsi, bastardi, meritano di scomparire dalla faccia della terra.

Questo è un breviario minimo - ma proprio minimo - delle corbellerie che girano in rete in questi giorni, alimentate dalla follia social innescata dall’aggressione dell’orso a Terlago.

Le cosiddette «fake news», corredate di improbabili foto portate a testimonianza di quanto scritto, come questa, per esempio:

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Ora, non è che per l’orso e il Trentino si facciano eccezioni. Non dubitate, questo è il copione standard, è il modo NORMALE con il quale, nella stragrande maggioranza dei casi, se non in tutti, si trattano le notizie sui social.

L’altro giorno il governo austriaco ha dovuto smentire la notizia dell’assalto di oltre 30 pullman di migranti passati al Brennero tutti insieme.

E proprio sui migranti ne leggiamo di tutti i colori, così come sui nomadi, sui farmaci, sui vaccini, sui politici, sui calciatori...

Ecco, se  questo immondezzaio social sull’orso porta con sé qualcosa di buono, è l’occasione per capire e toccare con mano, visto che siamo proprio noi trentini ad essere investiti da questa marea insopportabile, con quanta cautela, scetticismo, diffidenza e spirito critico dobbiamo guardare a quanto ci viene propinato sui social.

Forse allora ci penseremo due volte a schiacciare su «condividi».

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