Università femminile per pari opportunità

di Lucio Gardin

Lo stato maggiore dell’ordine delle «pari opportunità» in occasione del Dolomiti Pride ha denunciato l’ennesimo atto di bieca omofobia: da anni e nel silenzio generale, si sta perpetuando il mancato rispetto delle quote rosa tra i donatori di sperma. Come non bastasse, le seguaci della setta hanno portato alla luce un altro scandalo che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare prima: nel moderno trentino ci sono ancora donne costrette a prestazioni sessuali in cambio di prestazioni sessuali. Sconvolgenti le intercettazioni telefoniche: Lui: «Cara spogliati che facciamo l’amore» Lei: «Tesoro sono già nuda». «È incredibile che nella nostra evoluta regione - ha sbottato l’assessora Ferrari - siano ancora le donne a dover partorire», poi è stata avvolta da un misterioso bagliore, un fascio di luce azzurra da cui ha preso forma S. Chiquita protettrice delle banane che ha benedetto tutte le presenti. Dopo avere vinto la battaglia della doppia preferenza nel voto (che potrebbe portare al governo donne che stanno alla politica come Claudio Cia sta al basket), dopo l’impegno per una toponomastica al femminile (che prevede di collocare i segnali stradali per terra perché il palo è un simbolo fallico), e dopo aver fatto ritirare le brochure dei pompieri perché sessisti (i capezzoli delle donnine nude disegnate sarebbero stati in realtà dei bulloni antifurto), quali nuovi progetti anti-omofobia incombono sul Trentino? Lo abbiamo chiesto ai principali istituti di monitoraggio sociale che ci hanno volentieri risposto in cambio del numero di telefono di alcune escort. Ecco i principali.

Ogni simbolo fallico dovrà essere abbattuto: campanili, pertiche, pali dell’alta tensione, la torre di Pisa, il calippo, Matteo Salvini. In edilizia sarà vietato l’uso della cazzuola, termine volgare e maschilista, e i libri di Verga saranno bruciati.

Fare pipì in piedi sarà considerato sessista (in caso di scrollatina siamo nell’omofobia), e quindi vietato. Gli uomini che non rispettano queste semplici normative saranno eliminati. Il punto più delicato è come sostituirli. Le soluzioni più probabili sono con dei buoi, ottimi nei lavori di forza, che però all’occorrenza si alzino su due zampe e sappiano cambiare le gomme della macchina o aggiustare una tapparella o consegnare la carta di credito.

A breve nascerà inoltre l’Università la «banca dei saperi femministi», dove si parlerà solo un linguaggio femminile. La programma di studia sarà mostrata duranta la meetinga dove sarà spiegata la linguaggia da usara nelle aulee, nella corridoia e anche nella piazzala della parcheggia.

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