Malossini candidato solo se diventa donna

di Lucio Gardin

La promessa fatta a Pier Luigi Boschi è stata mantenuta. Lo spinoso problema della piccola Maria Elena è stato risolto. La cocca di papà sarà candidata in un collegio blindato a Bolzano. In una nazione normale avrebbero blindato lei e suo papà, non il collegio. Per motivi di ordine pubblico sarà candidata col nome di Mari Elen Wald così gli altoatesini non si accorgono che è la stessa persona che un anno fa parlava di abolire le regioni a statuto speciale. «È un po' come candidare un vegano a rappresentare l'associazione cacciatori» ci ha confidato un alcolista anonimo dirigente dell'A22 che ha voluto rimanere anonimo e anche alcolista. E anche dirigente dell'A22. Indubbiamente, il fatto che una di Arezzo debba venire a Bolzano in un collegio cosiddetto «blindato» per avere la speranza di essere rieletta, la dice lunga su quanto possa essere convinta di avere ancora qualche italiano che si fida di lei. Proprio ieri la protezione civile ha rilevato delle oscillazioni del terreno in zona Bolzano, subito registrate dall'istituto nazionale di geofisica sono state attribuite ai rivoltamenti nella tomba di Silvius Magnago. 

E per gli altoatesini, come suol dirsi, piove sul bagnato. In mezzo a Stelle Alpine e Boschi non potevano mancare i biancofiori. Quale carta si giocherà Michaela? I politologi l'avevano previsto: una politica così illuminata farà di certo una mossa a sorpresa. E così è stato: in modo del tutto inaspettato, ha deciso di puntare sulle donne. Chi l'avrebbe mai detto. Dopo la Bottamedi, la Testor, la Conzatti, un paio di casalinghe di Salorno e una che lavora al casello di Vipiteno, finite le donne, ha chiesto di candidarsi a Mario Malossini a patto che si faccia l'operazione. L'ex presidente della Provincia ha dato la sua disponibilità a cambiare sesso a patto però di potersi tenere l'affascinante barbetta di tre giorni. Un noto visagista che la Biancofiore ha conosciuto ad Arcore durante le passeggiate per portare fuori il cane di Berlusconi, sta ora cercando di capire l'incidenza che potrebbe avere sull'elettorato moderato di centrodestra un candidato vestito da donna e con la barba.
In mezzo a queste donne di denari è doveroso un pensiero a Manuela Bottamedi. La ex di ogni schieramento, ieri ha tenuto una conferenza stampa per spiegare a tutti che lei non è una voltagabbana come sostenuto dal Corriere. Si è presentata in un abitino a tubo di Volta&Gabbana e si è presa un'ora per elencare tutto quello che ha fatto da quando è in politica. Nei restanti 59 minuti ha risposto alle telefonate provenienti dalle segreterie degli ex partiti che non hanno ancora cancellato il suo numero dall'agenda e continuano a chiamarla.

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