Marchionne fermo nel traffico roveretano

di Lucio Gardin

Lunedì scorso a Rovereto si è tenuta la cerimonia di consegna della laurea honoris causa al top manager Sergio Marchionne da parte dell'Università di Trento. Solo oggi però si è saputo che la cerimonia era iniziata a fine giugno, ma a causa della creativa viabilità roveretana il manager è riuscito a raggiungere Via Zeni solo lunedì. A parte questo piccolo contrattempo è andato tutto bene. L'incontro si è svolto presso il polo Meccatronica che conta 17mila metri quadrati di spazi produttivi e dà lavoro a 700 persone. Purtroppo di questi 700 lavoratori, solo un terzo riesce ad arrivare giornalmente in ufficio, gli altri si perdono per Rovereto risucchiati dalla viabilità.

È notizia della scorsa settimana che nell'ultimo dossier di Amnesty International, Rovereto è al secondo posto come numero di cittadini che una volta usciti di casa non riescono più a farvi ritorno. Infatti, la scelta di fare la cerimonia di consegna proprio lì è stata combattuta. Uno degli assessori presenti ha detto «la Provincia ha avuto difficoltà a trovare un percorso condiviso con l'università», e Marchionne ha aggiunto «la vostra difficoltà è niente a confronto della mia a trovare un percorso per raggiungere via Zeni». Grandi applausi dei presenti.

Nella sua «Lectio Magistralis» Marchionne ha parlato anche di viabilità dicendo che quella di Rovereto è l'unica al mondo che risulterebbe migliorata dal passaggio di una tromba d'aria. Alcuni presenti hanno confermato facendo di sì con la testa. Pare che la fontana di piazza Rosmini più che una rotatoria sia diventata una ruota della fortuna: se chi scende da viale dei Colli, ricordandosi la viabilità di un tempo, si ferma allo stop, puoi ritenerti fortunato. Non per fare facile ironia, ma se digiti una qualsiasi via di Rovereto su Google Map, ti esce la scritta «spiacenti si è verificato un problema, consultare una medium». Tornando a noi, nonostante siano passati sei giorni dalla cerimonia, pare che Marchionne si trovi ancora al polo.

La colpa è del suo autista che, essendo uscito lunedì pomeriggio a comprare le sigarette ed essendo rientrato subito, è al Millenium Center che firma autografi agli automobilisti roveretani increduli del fatto che sia riuscito a trovare la strada al primo colpo. «La prossima volta che vengo a Rovereto prenderò l'elicottero, magari dall'alto si riesce a muoversi» ha detto stamattina Marchionne mentre andava in bici contromano in via Zeni che nel frattempo è diventata a senso unico bilaterale come fosse antani con supercazzola prematura a destra.

P.S. il termine «supercazzola» è un neologismo e indica una frase senza senso, proprio come la viabilità a Rovereto.

www.luciogardin.it

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