Trump alle prese con il «Rabbit Gate»

Trump alle prese con il «Rabbit Gate»

di Lucio Gardin

L'altro giorno a Washington c'era un vento così forte che Donald Trump ha dovuto farsi aiutare da tre poliziotti per tenere giù il riporto. A un certo punto si è incuneata dell'aria sotto i capelli gonfiandoli modello mongolfiera e proiettando il neopresidente in volo per tutta l'America come un pallone aerostatico.

Stanotte verso le 00.45 sarebbe dovuto transitare sopra il Messico, ma un consistente dispiegamento di messicani in assetto da guerriglia (per un messicano, l'assetto da guerra è una qualsiasi fase della giornata in cui non dorme), sventolando all'unisono i loro sombreri hanno prodotto uno spostamento d'aria che ha dirottato Trump sul Texas. D'altra parte in America è tutto più grande, come disse John Wayne quella volta che gli è caduta la saponetta sotto la doccia. Ciò che in Europa non si sa, è che questa Pasqua ha causato il primo scandalo della famiglia Trump, il Rabbit Gate.

Cos'è successo? La moglie di Donald, la Trampola (mamma del piccolo figlio che saltella tutto il tempo, Trampolino) troppo presa dal messaggiare con le amiche, ha dimenticato di ordinare le uova pasquali (tradizione che ogni first lady fino ad ora aveva sempre mantenuto), uova che avrebbero dovuto essere nascoste nel giardino della Casa Bianca dal Coniglio di Pasqua (una specie di Santa Claus primaverile con la coda e un ottimo sapore soprattutto previa lenta cottura) e sarebbero state il premio della caccia al tesoro annuale per i bambini.

Il fatto che la Trampola abbia dimenticato di comprare le uova (si parla di varie centinaia) ha causato un vero incidente diplomatico interno. Le galline, in sciopero, hanno smesso di messaggiare con la first lady e i Cobas dei conigli sono scesi in piazza per protestare. Purtroppo la maggior parte di loro sono stati schiacciati dalle macchine e la manifestazione si è disciolta nel forno.
Consoliamoci col fatto che in Italia la Pasqua è più tranquilla. Berlusconi si è fatto fotografare mentre bacia degli Agnelli, ma non c'entra la Pasqua. Il vero scopo è il mercato di settembre: convincere gli Agnelli a calar le braghe e vendere qualche giocatore della Juve al Milan.

Ma l'unico discendente della famiglia disposto a calare le braghe pare sia Lapo Elkann.

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