Chi non sorride avvelena anche te

Chi non sorride avvelena anche te

di Lucio Gardin

Che vita stressante! Sono tutti nervosi, non si comunica più. Devi stare attento a come parli con la gente per strada, perché se usi un tono sbagliato ti ritrovi nei guai. Una volta esisteva il sano «A deficienteee!» urlato dal finestrino se qualcuno ti attraversava la strada in modo azzardato, e tutto finiva lì. Oggi se un pedone rimbambito attraversa senza guardare solo perché è sulle strisce pedonali (che immagino il suo pensiero «morirò ma son nel giusto»), e tu gli fai un colpo di clacson, invece di chiederti scusa inizia a sbraitare, e poi si rivolge al giudice di Pace, e chiama i vigili, e scrive ai giornali... che ti viene voglia di mettere la retro e finire il lavoro.

Non siamo più capaci di farci scivolare le cose addosso. Siamo incapaci di sopportare le piccole frustrazioni quotidiane. Non sappiamo più buttare in vacca le cose. Una volta «buttare in vacca» era un'espressione negativa, credo che oggi dovremmo rivalutarla. Chi riesce a «buttare in vacca» i piccoli soprusi dovrebbe essere preso ad esempio. Come sanno fare i bambini, che tirano fuori la lingua e tutto finisce lì. Chissà come mai da piccoli siamo sempre felici e allegri e poi man mano che diventiamo grandi non riusciamo più a sorridere. Dipenderà dall'altezza? Può essere, infatti Berlusconi è sempre sorridente e Fassino non ride mai.

Io credo che dovrebbero fare come per i pacchetti di sigarette: avvertire del pericolo. «Chi non sorride avvelena anche te, digli di smettere». Avete presente le scritte sui pacchetti? Che ormai sono più grandi della marca. L'altro giorno uno ha chiesto al tabaccaio due pacchetti di «Il fumo uccide». Mio nonno ogni volta che gli capita un pacchetto con scritto «Il fumo provoca impotenza» lo restituisce al tabaccaio e ne chiede in cambio uno con scritto «Il fumo invecchia la pelle», perché dice che ha già i suoi problemi e preferisce così. Ad ogni modo, dicevo, secondo me queste avvertenze andrebbero usate anche per le altre cose che fanno male, tipo l'invidia o la maleducazione. «L'invidia danneggia gravemente te e chi ti sta intorno», «L'avidità è la prima causa di carie al cuore», «La maleducazione causa il 90% dei comportamenti maleducati», «La scontrosità crea un'elevata dipendenza, non iniziare».

www.luciogardin.it

comments powered by Disqus