Rohani, inscatolati anche i gay

Rohani, inscatolati anche i gay

di Lucio Gardin

In occasione della visita del presidente iraniano Rohani in Campidoglio, alcune opere di nudo, ineluttabile simbolo della nostra civiltà, sono state coperte per non offendere l’ospite.

È un po’ come se, in occasione della visita di un vostro amico vegano, voi infilaste tutte le bistecche che avete in uno scatolone. Hanno nascosto delle statue per non offendere la sensibilità del capo di un Paese dove l’omosessualità è punita con l’impiccagione in piazza. Facevano più bella figura se inscatolavano il governo.

Oppure avrebbero fatto un favore all’evoluzione umana se inscatolavano direttamente Rohani. Speriamo prossimamente non venga a farci visita qualche delegazione di Hutu o Tutsi, altrimenti dovremo inscatolare anche le televisioni, il treno ad alta velocità e ogni altra vergognosa esibizione di progresso. Però pare che Rohani abbia molto gradito quegli enormi scatoloni, perché li ha scambiati per opere cubiste e ne ha ordinati trenta pezzi. La cosa divertente di questo packaging monumentale è che nessuno si è assunto la responsabilità dell’inscatolamento. In un ambiente statale, dove anche per aprire un cassetto serve una richiesta protocollata in marca da bollo (cui segue uno scaricabarile di responsabilità su chi debba farlo), un funzionario ha coperto le statue di propria iniziativa. Che non si parli più di lentezza burocratica italiana. A dire il vero, il capo ufficio stampa di Renzi ha provato a buttare lì che le statue si erano coperte da sole, ma la Venere di Milo gli ha staccato un braccio a morsi.

Naturalmente, per tutto il periodo che Rohani è stato in Italia, il governo si è dato da fare. Per cominciare hanno inscatolato tutti i gay e le adultere (saranno liberati appena arriverà il nullaosta dall’Iran), e siccome il giallo è un colore stucchevolmente vitale e allegro, Franceschini ha disposto che l’Audi che sta scorrazzando per le autostrade del nord fosse dipinta di nero. Poi, appena Rohani rientrerà in patria, l’auto sarà ricolorata di giallo. A proposito di auto, Renzi ha già disposto di inscatolare tutti i tubi di scappamento delle Volkswaghen per quando la Merkel farà visita in Italia.

E in previsione della visita di un importante emiro arabo a Firenze, è stata predisposta la copertura di quello smaccato simbolo fallico che è la Torre di Pisa, con della carta da forno. Volevano avvolgerlo in una pellicola trasparente aderente, ma sarebbe stato uno di quei casi in cui la toppa è peggio del buco.

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