Politici trentini in vacanza

Politici trentini in vacanza

di Lucio Gardin

Agosto, tempo di ferie anche per i politici trentini. E anche quest’estate, come ogni altra (che ci sia la crisi o che non ci sia è uguale), i politici autoctoni fanno a gara per dimostrarsi risparmiatori. La parola d’ordine è ferie a km 0, vacanza low cost, al risparmio, per dirla all’inglese: the grosta experience. 

Persone che guadagnano oltre diecimila euro al mese (senza contare bonus, telefonini, macchina, alberghi, cene, indennità, pranzi, viaggi gratis con i soldi pubblici), quando c’è da andare in vacanza vanno al risparmio. Forse perché sanno che in ferie dovranno usare soldi propri. Ma vediamone alcuni nel dettaglio.

All’insegna della sobrietà le vacanze del deputato Lorenzo Dellai ex Dc, ex Pd, ex Ds, ex Margherita, ex La Cosa, ex Per l’Italia. ex ecc. (mi fermo qui per motivi di spazio): «Tendenzialmente starò a Candriai, ma se trovo chi mi regala un po’ di benzina per la macchina, non escludo di fare un salto a Vanezze dove ho un amico che ha una casetta col poggiolo più largo del mio».

Il presidente del Nucleo ECCV (ex consiglieri combattenti per i vitalizi) Franz Pahl è tuttora indeciso: «Non zo tove andrò, ma ze non mi faccio rimborzare tutta la trazferta propapilmente vado a ramengo».

Anche il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ha deciso di restare in città: «Non è che devo lavorare eh! a dire il vero non parto perché ho paura che i ladri mi entrino in casa, ma essendo di sinistra non posso dirlo. Tuttavia ho già programmato qualche serata fuori, a fare barbecue con amici sulla Torre Civica».

All’insegna della spesa più sfrenata invece la vacanza di Claudio Cia: «Credo che quando uno lavora tutto l’anno abbia diritto di farsi un po’ di vacanza, per questo mi farò qualche giorno in tenda, nell’orto di proprietà, tra i capussi e i ravanei - ha precisato con un certo orgoglio - e se mi gira porto la famiglia a mangiare un Camogli con caffè e spremuta all’Autogrill Paganella Ovest».

Al contrario, Donata Borgonovo Re non ha ancora definito dove andrà: «Quest’anno il partito ha deciso per le vacanze Last Minute ma i vertici non hanno ancora scelto se mare o montagna; sono indecisi tra il campo profughi di Marco e quello di Lampedusa».

L’assessore Alessandro Olivi invece ha trovato una giusta mediazione tra mare e montagna: «Trascorrerò le vacanze in una fabbrica di Rovereto. Starò vicino agli operai della Marangoni. Coi contributi ricevuti il proprietario dell’azienda ha distribuito venti tonnellate di sabbia di Gabicce alta sul pavimento dell’officina, poi alcuni operai nascosti nei copertoni imiteranno con la bocca il rumore delle onde e altri vestiti di rosso cammineranno in su e in giù per imitare i granchi. Avevamo pattuito anche una thailandese che facesse vento con una foglia di palma, ma visto che c’è crisi mi accontenterò dell’aria generata dal giramento di palle degli operai».

L’assessore Dallapiccola invece sulle vacanze è indeciso: «Non so ancora dove andrò. Un Ranger americano mi ha invitato a visitare un parco a Yellowstone ma ho un brutto presentimento, mi sa che andrò a farmi qualche giorno di relax a S.Romedio, che si è liberata una stanza».

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