Settimana dei «pacchi», attenti a riceverli

di Lucio Gardin

Questa è la settimana dei pacchi e dei regali. Ogni azienda (anche se ha tagliato il personale chiedendo sacrifici a tutti perché non ci sono soldi) prepara il suo bel cesto di Natale per l'assessore o il dirigente di riferimento, ben sapendo che, con quello che guadagnano, potrebbero comprarsene uno al giorno di quegli inutili cesti. Per lo stesso motivo, l'impiegato da milletrecento euro il mese, deve spenderne seicento per uno stagionale, mentre il suo direttore che ne guadagna ottomila lo riceve gratis (e non va a sciare). Mi chiedo, ma non si potrebbe iniziare a cambiare anche da queste cose? Perché nessuna di queste società o associazioni, ha mai pensato di mandare una mail agli uffici pubblici: «Quest'anno volevamo regalare uno stagionale al vostro capo, ma abbiamo deciso di estrarre a sorte uno/a di voi, perché lui se vuole sciare ha i soldi per pagarselo». Tra l'altro, così facendo ci sarebbe un maggiore rientro pubblicitario perché il dipendente che riceve un regalo simile farebbe dei volantini pur di far sapere quanto gli è successo. 


Questo potrebbe essere un modo originale di dimostrarsi solidali. Non ci vuole poi chissà quale genio per capirlo. O forse sì. Forse sono un genio e non lo so. Ad ogni modo, anch'io, sensibile al momento storico, ho attuato un cambiamento. Questo Natale niente addobbi o lucette in giardino per rispetto della crisi, poi non ho fatto il presepe per rispetto dei musulmani, e nemmeno l'albero per gli ambientalisti, niente guanti di pelle per non offendere gli animalisti, niente tacchino per i vegani, niente spumante perché si deve guidare e niente caminetto perché inquina. Farò solo auguri via wazzup perché è gratis. E soprattutto, niente regali. Come ogni anno. Anche se ogni Natale parto con la decisione di non fare regali a nessuno, ma puntualmente, alle sette meno cinque del 24 dicembre «me scatta el rimorso» e corro nel primo negozio che capita.

«Hai regalato una pipa al nonno che non fuma?». «Beh, el la rosega». Tuttavia, è sempre meglio comprare un regalo last minute piuttosto che ricevere la visita inaspettata di qualcuno che ti porta un regalo, mentre tu non gli hai preso niente. Vorresti sprofondare. I più pronti di riflessi, fingendo una colica, corrono in bagno ed escono mezz'ora dopo con un pacchetto incartato con Scottex due veli: «Quest'anno ho deciso di non fare regali a nessuno, ma a te non potevo non farlo», tu lo scarti e ringrazi: «Ma che meraviglia, me serviva proprio mezza confezion de bagnoschiuma».


www.luciogardin.it

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