Energy drink, massima allerta

Energy drink, massima allerta

di Michele Pizzinini

Arriva il caldo, e il consumo di bevande zuccherate e di gelati subito si impenna. Purtroppo spesso prendiamo le bevande zuccherate un po' sottogamba, non considerando che queste contengono un sacco di zuccheri semplici che, come ho già avuto modo di spiegare tante volte, fanno male. Un recente studio dell'Harvard School of Public Health di Boston ha stimato che le bevande dolci gasate, gli energy drink e i succhi di frutta zuccherati sono responsabili della morte di circa 180.000 persone nel mondo!

I ricercatori dell'Harvard School hanno dichiarato che questi prodotti contribuiscono al costante incremento del peso della popolazione, al dilagare dell'«epidemia» di diabete, e anche all'insorgenza di alcuni tipi di cancro. Prendendo in considerazione alcune ricerche precedenti, essi hanno stimato che le bevande zuccherate sono responsabili di circa 133.000 decessi per diabete, 44.000 morti per malattie cardiovascolari e 6.000 casi di tumore circa in tutto il mondo. Numeri davvero impressionanti!

Nonostante si creda che siano gli statunitensi i più forti consumatori di queste bevande, i quali spendono circa 500 dollari all'anno per famiglia per l'acquisto di questi prodotti, in realtà il maggior consumo pro capite di bibite zuccherate appartiene al Messico, e anche negli altri paesi del Sud America non si scherza. Il problema risulta essere particolarmente grave per i bambini, perché sono proprio i ragazzini i più forti consumatori di bevande zuccherate. Oltre che un problema legato all'assunzione di calorie «inutili», spesso le bevande zuccherate tendono a eccitare i bambini, li rendono iperattivi e rovina loro lo smalto dei denti.

Proprio sui bambini, diversi altri studi hanno confermato che chi consuma regolarmente queste bibite, ha un peso maggiore rispetto ai consumatori occasionali. Quando siamo disidratati perdiamo praticamente solo acqua e una quantità di sali insignificante, mentre quando ci reidratiamo con una bevanda zuccherata, l'acqua andrà a rimpiazzare le perdite idriche, ma gli zuccheri se non consumati, verranno trasformati in grasso. Considerando che una lattina da 330 grammi contiene mediamente 35-40 grammi di zucchero per un totale di circa 120-150 Kal, avete idea di quanti chilometri in bicicletta dovrebbe fare un bambino, solo per bruciare le calorie di quella lattina di bevanda zuccherata? Dagli 8 ai 10 chilometri!

Una bevanda ricca di zuccheri semplici non richiede alcuna digestione e verrà assorbita molto rapidamente causando un rapido aumento della glicemia, al quale conseguirà un'intensa secrezione di insulina, che a sua volta causerà una brusca caduta della glicemia, innescando un circolo vizioso, per cui a ogni aumento degli zuccheri nel sangue segue una drastica caduta della glicemia che fa scattare una forte senso di fame. In sostanza le bevande zuccherate possono determinare un maggior senso di fame a causa dall'ipoglicemia reattiva. Anche le bevande con un gusto amaro, come l'aranciata amara o l'acqua tonica hanno le stesse calorie delle bevande dolci. Il gusto amaro è dato dagli additivi che stimolano le papille del gusto per l'amaro, e non perché contengono meno zuccheri.

Anche i succhi di frutta o i vari the al limone o alla pesca contengono le stesse quantità di zuccheri. Solo le bevande dolcificate: «light» o «zero», non hanno calorie, ma rimangono ugualmente bevande da consumare solo occasionalmente. Solo quando facciamo dello sport una di queste bevande potrebbe essere utile per reidratarsi, in quanto l'acqua persa con il sudore e gli zuccheri consumati con lo sforzo fisico vengono reintegrati rapidamente con una bibita dolce.

In ogni caso la miglior bevanda per reidratarsi rimane l'acqua, al massimo potremmo aggiungere del succo di limone, oppure potremmo preparare degli infusi di frutta, molto saporiti e profumati che spesso non richiedono nemmeno di essere dolcificati.

Michele Pizzinini
Specialista in Scienza dell'Alimentazione

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