Gustosi e nutrienti? Sono i cereali!!

Gustosi e nutrienti? Sono i cereali!!

di Francesca Baraldi

Il termine cereale ha la sua origine da Cèrere, dea romana delle messi e dei campi. Molto probabilmente, i cereali sono state le prime piante ad essere coltivate dall’uomo, che fin dall’antichità ha saputo coglierne l’importanza dietetica e la versatilità d’utilizzo.

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I cereali costituiscono la base dell’alimentazione di ogni individuo: forniscono carboidrati complessi indispensabili alla produzione di energia e, quelli integrali, anche fibre, proteine, minerali, vitamine e oligoelementi. Sono il primo alimento diverso dal latte da proporre in corso di svezzamento e ricoprono la fetta maggiore dell’apporto calorico quotidiano sia nell’adulto che nel bambino.

Per composizione nutrizionale si dividono in:

  • cereali senza glutine: riso, mais, sorgo, miglio
  • pseudocereali: grano saraceno, amaranto, quinoa
  • cereali con glutine: grano o frumento, farro, spelta, kamut, avena, orzo, segale, triticale


Mentre ogni specie di cereali ha le proprie caratteristiche, la metodologia di coltivazione è quasi la stessa. Sono tutte piante annuali, di conseguenza fioriscono, producono frutti e muoiono.
I cereali forniscono la maggior parte della propria energia nutritiva come amido e sono anche importanti fonti di proteine. I grani interi (i grani che mantengono crusca e germe) sono ricchi di fibre, acidi grassi. Ecco una breve descrizione dei principali cereali.
Cereali e pseudocereali possono essere utilizzati in chicco, fiocchi, sfarinati per preparare creme, piadine, pane, pasta, pizza, ecc. I cereali sono anche ampiamente utilizzati per preparare bevande alcoliche, quali la birra e il whiskey.

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In passato, l’importante ruolo svolto dalla coltivazione dei cereali minori (orzo, segale, grano saraceno, frumento ecc.) in zone di montagna ha garantito per molti anni la gestione del territorio ed il sostentamento delle popolazioni alpine. Le colture minori sono specie antiche che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’alimentazione umana: negli anni però la coltivazione dei cereali minori è progressivamente calata lasciando spazio a colture più remunerative. Tale evoluzione ha portato ad un cambiamento visivo del paesaggio e a una diminuzione della biodiversità.

La reintroduzione delle coltivazioni di cereali su scala locale significherebbe:

  • recuperare le aree agrarie abbandonate
  • tutelare la biodiversità
  • organizzare una microfiliera locale, partendo da materie prime di ottima qualità
  • salvaguardare e promuovere le tradizioni locali valorizzando i prodotti tipici.


Abbinare i cereali ai legumi non solo è gustoso, ma è anche un perfetto abbinamento a livello nutrizionale. Alcuni esempi? Pasta e fagioli, riso e ceci, farro con le lenticchie, orzo e fave sono esempi di abbinamenti bilanciati e gustosi che ci permettono di assumere tutti gli amminoacidi necessari: ricordiamoci che il trucco è variare sempre il più possibile gli ingredienti.

Una ricettina veloce? Provate a cuocere l’orzo in grani e conditeli con piselli e foglie di spinaci cotti, insaporite con peperoncino, cipolla, parmigiano a scaglie e un cucchiaio d’olio extravergine di oliva a crudo. E… buon appetito!

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