Il Trentino dei bambini: per parlare di cibo e di gioco!

Il Trentino dei bambini: per parlare di cibo e di gioco!

di Francesca Baraldi

A Trento, domenica 19 aprile, ho partecipato all’iniziativa «Trentino dei bambini»  l’associazione sipaa.

È stata una splendida occasione di incontro e di confronto per parlare di cibo per i più piccoli, utilizzando attraverso dei semplici giochi per bambini. Ho scoperto con piacere che ai nostri piccoli piace giocare con i colori di frutta e verdura, che conoscono l’importanza della stagionalità di questi cibi , e che si divertono ad inseguire le proprie pedine lungo un gioco dell’oca sul cibo. Ho colto l’occasione per avvicinare diverse mamme sul tema del cibo per i bambini. È desiderio di ogni genitore vedere crescere bene e felice il proprio figlio: per i figli sembra di non fare mai abbastanza e, nella ricerca continua del meglio per loro, a volte veniamo presi da mille dubbi, anche per quanto riguarda l’alimentazione, in quanto ci rendiamo conto che attraverso il cibo passano le nostre emozioni, esprimiamo il nostro amore, o le nostre ansie.

Il compito a volte non facile del genitore consiste nel  riuscire a trasmettere ai figli le regole per un alimentazione sana ed equilibrata. Poiché i nostri piccoli imitano i nostri atteggiamenti e le nostre abitudini, insegnare ai bambini un corretto e sano stile di vita sarà molto più facile se il nostro è corretto. Non dimentichiamoci che le abitudini sono comportamenti che si acquisiscono lentamente nel tempo a condizione che vengano ripetuti con costanza: tanto prima e tanto più spesso insegneremo ai nostri figli abitudini corrette, tanto più sarà facile per loro mantenerle nel tempo e crescere sani senza fatica.
Di seguito riporto alcuni consigli per un sano stile di vita.

Il cibo non è solo il carburante da introdurre nel nostro corpo per mantenerlo in efficienza, non è solo necessario materiale di consumo, ma dobbiamo allargare lo sguardo su altre opportunità che ci offre un impiego attento, non frettoloso, socializzante. Questo è il concetto, l’idea da proporre ai bambini: il  cibo è buono, bello, colorato, odoroso e la famiglia, riunita a tavola per il pasto, può fornire l’occasione quotidiana per un momento di convivialità e serenità. Se addirittura riusciamo a coinvolgere i nostri bambini nella preparazione del cibo, li  porteremo a contatto diretto con gli ingredienti, con le loro specificità (odori, consistenze, colori…) e saranno così invogliati a sperimentare e ad apprezzare con gusto e con orgoglio qualcosa che in parte è uscito dalle loro mani . È bene proporre ai bambini piatti con porzioni piccole, adeguate alle loro capacità di assunzione: li incentiveremo così a gustare con calma quello che hanno davanti, a sentirsi felici per aver finito tutto e magari avremo una richiesta di bis, con il classico, appagante «mamma era proprio buono!!!!».

Il cibo oltre che una valenza materiale ne ha anche una affettiva e relazionale :niente drammi se un giorno il bambino si dimostra inappetente: può essere stanco, aver mangiato fuori pasto per un’occasione speciale, oppure essere leggermente indisposto per una malattia in incubazione. Non impediamo ai nostri bambini di manipolare il cibo e non sollecitiamoli a mangiare velocemente perché noi siamo impazienti di pulire e riordinare: mangiamo con loro, a  televisore spento, e magari cantiamo una canzoncina o raccontiamo una storia in qualche modo legata al cibo in modo da coinvolgerli in una serena conversazione. Infine, prepariamo loro piatti completi dal punti di vista nutrizionale, utilizzando ricette semplici e cercando di variare gli alimenti: la capacità di scegliere tra le pietanze ed i gusti non sono innate, ma si sviluppano piano piano e quindi vanno favorite.

Allora… Tutti a tavola, e buon appetito!!!!

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