Come combattere l’invecchiamento

Come combattere l’invecchiamento

di Michele Pizzinini

L’invecchiamento è un processo naturale che interessa tutti gli esseri viventi. Pur essendoci indubbiamente una componente genetica, infatti esistono famiglie più o meno longeve, si stima che il nostro stile di vita incida per il 70% circa sulla nostra aspettativa di vita.

Una vita attiva, vissuta in ambenti salubri con un’alimentazione corretta permette di giungere in tarda età con un fisico ancora sufficientemente integro.

Si può considerare che l’invecchiamento incominci dai trent’anni in poi. La funzionalità degli organi dai 20 ai 70 anni si riduce del 50% circa. Anche le suore che non si abbandonano mai ad eccessi alimentari, che non hanno mai fumato e mai bevuto e che hanno trascorso una vita nella meditazione e nella preghiera a 70 anni avranno un fegato che ha perso la metà della sua funzionalità e così per i reni, per i polmoni e per tutti gli altri organi.

Coloro che abbiano ecceduto con bevande alcoliche, che abbiano mangiato tanto e male, che abbiano fumato o abbiano vissuto in ambienti particolarmente inquinati avranno danneggiato maggiormente i loro organi compromettendone maggiormente il loro funzionamento.

Ma non sono solo gli organi a subire un lento e progressivo rimaneggiamento, anche l’altezza, ad esempio, si riduce di un centimetro ogni 10 anni di età e così è per le masse muscolari, che un po’ alla volta regrediscono.

Dopo i 40 anni, ogni 10 anni, noi perdiamo circa 2 chili di muscoli che verranno sostituiti da 2 chili di grasso. Prendiamo ad esempio un soggetto di 40 anni alto 175 centimetri e del peso di 70 chili, ad 80 anni sarà alto 171 centimetri circa e, qualora fosse stato bravo ed avesse mantenuto il suo peso costante, significa che ha perso 8 chili di muscoli che sono stati rimpiazzati da 8 chili di grasso. A quarant’anni ci sono atleti che vincono le maratone, ma ad 80 anni è già abbastanza riuscire a fare una passeggiata con regolarità.

La quantità di grasso normale a 20 anni è del 15% nel maschio e del 25% nelle femmine, a 40 anni è rispettivamente del 18-20% e del 30% e dopo i 60 anni diventa normale il 25% negli uomini ed il 35% nelle donne. Nelle persone che nel corso degli anni siano pure ingrassate hanno sempre meno muscoli per portare quantità di grasso sempre maggiori. E fanno sempre più fatica.

Anche le ossa dai 40 anni in poi subiscono una regressione e perdono non solo il calcio, che è il minerale che conferisce all’osso la durezza e la resistenza, ma anche la trama ossea, ovvero quella struttura proteica che dà all’osso forma e spessore.

Per mantenere ossa robuste è importante «capitalizzare» una buona struttura ossea nei primi 30 anni di vita. Ai trent’anni noi raggiungiamo il «picco di massa ossea» ma dai trent’anni in poi l’osso incomincia a regredire ed ogni anno perde l’1-2% della sua massa, in maniera lenta ed inesorabile anno dopo anno. Una sana alimentazione e una vita sportiva nei primi trent’anni ci permette di «accumulare» ossa robuste e buone masse muscolari che poi lentamente tenderanno a regredire, soprattutto quando non si mantenga un’attività fisica costante e regolare.

Purtroppo non abbiamo ancora individuato un farmaco che rallenti l’invecchiamento, anche se il resveratrolo, quella sostanza quasi miracolosa presente nel vino rosso, che contrasta l’aterosclerosi e lo sviluppo dei tumori, sembra promettere bene anche per quanto riguarda il miglioramento della nostra longevità in buona salute.

Per il momento quello che ci rimane da fare è mantenere un’alimentazione varia, ricca di alimenti di vari colori, in modo da coprire i nostri fabbisogni di vitamine, sali ed antiossidanti, che preveda anche un buon apporto proteico e magari anche un bicchiere di vino rosso, associata ad un’attività di resistenza come camminare o pedalare almeno 4-5 volte in settimana, che consenta all’apparato cardiocircolatorio di rimanere efficiente, di mantenere una miglior elasticità delle arterie, che ci aiuti a controllare il colesterolo e la glicemia, che ci consente di  bruciare tutti i neurotrasmettitori dell’ansia e dello stress e che ci dia quella sensazione di star bene.

A dire il vero, l’ideale sarebbe che la passeggiata fosse associata, un paio di volte alla settimana, anche ad un’attività come il nuoto o la ginnastica, che faccia lavorare anche la parte superiore del corpo e non solo le gambe e che stimoli i muscoli a rimanere tonici anche in altri distretti muscolari.

Per tanti anziani, che con l’avvicinarsi dell’inverno trovano difficoltoso uscire di casa, consiglio di fare la cyclette. La cyclette, pur essendo noiosissima, ha il vantaggio che può essere fatta in qualsiasi momento della giornata, a prescindere che piova o che faccia freddo, non si deve uscire, e non ci si deve mettere la tuta, basta armarsi di tanta pazienza.
Per chi non ce l’avesse, visto l’avvicinarsi del Natale, gli consiglierei di farsela portare da Babbo Natale che così risparmia anche i soldi.

comments powered by Disqus