Piccolo corso di diritto condominiale/24: assemblea, gli adempimenti preliminari e la nomina del presidente

Piccolo corso di diritto condominiale/24

di Carlo Callin Tambosi

Assemblea, gli adempimenti preliminari e la nomina del presidente

Dopo che si è provveduto alla convocazione dell’assemblea nei termini che abbiamo illustrato nelle puntate precedenti, si giunge finalmente al giorno della riunione. I condomini convengono nel luogo all’ora stabilita dopo avere tralasciato, quasi sempre, di presenziare alla prima convocazione.

La cassazione ha affermato del resto la legittimità di quella consuetudine che vuole fissata la prima riunione ad orari impossibili, anche nel centro della notte. A questo punto, come a tutti noto, si provvede innanzitutto alla nomina del presidente della riunione e del segretario, incaricato alla verbalizzazione. Questa fase della riunione, quella relativa alla nomina del presidente e del segretario, non è disciplinata dalla legge anche se il riferimento alla figura del presidente è contenuto in alcuni articoli del codice.

Malgrado ciò in ordine sia alla nomina che alle funzioni del presidente della riunione c’è una sostanziale concordanza tra gli autori e le sentenze. Non è in discussione, ad esempio, che il presidente venga nominato dai presenti a maggioranza di teste, senza conteggiare i millesimi. È invece la legge a stabilire che prima di iniziare a trattare i punti all’ordine del giorno il presidente debba verificare se tutti i condomini sono stati regolarmente convocati al fine di dichiararlo a verbale e, in caso di verifica positiva,  per dichiarare l’assemblea, anche in virtù del rispetto dei quorum previsti dalla legge, adatta ad assumere le deliberazioni.

Ancora prima il presidente deve verificare che i soggetti presenti alla riunione siano legittimati a partecipare. Regola sempre affermata è che all’assemblea di condominio, che è una riunione privata, possono partecipare solo i soggetti che hanno titolo. E quindi prima di tutto i condomini e i soggetti che questi abbiano delegato. Si ammette anche la presenza in assemblea di tecnici o legali quando si debba illustrare ai condomini ad esempio i termini in cui dovrà essere svolto un lavoro straordinario o affrontata una controversia. Ma la funzione del presidente non si esaurisce a questi adempimenti preliminari ed è molto importante anche per la prosecuzione della riunione. Il presidente è infatti  tenuto a dirigere la discussione, a dare e togliere parola ai condomini, a mettere in votazione le singole delibere sui vari punti all’ordine del giorno.

Ma, fra tutte le cose una gli è sicuramente preclusa, ovvero  quella di negare ai condomini il diritto di intervento sui vari punti all’ordine del giorno. A ognuno va consentito di esprimere la propria opinione anche se è lecito esigere che gli interventi siano succinti. Pertanto in assemblea il presidente dà la parola e, ad un certo punto, ha pure il diritto di toglierla al condomino che pretenda di fare un intervento senza fine.

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