Il bar rumoroso risarcisce i danni ai vicini di casa

di Carlo Callin Tambosi

Rumori di notte dal bar sottostante per anni. Poi un ricorso d'urgenza.
 
L'insonorizzazione del locale. Infine una causa per danni e, dopo alcune traversie, una condanna al risarcimento dei danni subiti dai due coniugi proprietari dell'appartamento:  30.000 euro.
Questa sentenza è stata impugnata in cassazione dal gestore del bar: il danno non è stato dimostrato, ha detto, anzi uno dei due coniugi non ha neppure prodotto un certificato medico. 
 
La cassazione, con un provvedimento depositato  il 4 luglio 2017, ha respinto il ricorso e confermato la condanna al risarcimento dei danni.
 
Questa ordinanza, ricorda la sentenza a sezioni unite del 2 febbraio di questo stesso anno, n. 2611 
 
Ricordiamola anche noi, riportandone le parole, chiarissime: 
 
"il danno non patrimoniale conseguente ad immissioni illecite è risarcibile indipendentemente dalla sussistenza di un danno biologico documentato, quando sia riferibile alla lesione del diritto al normale svolgimento della vita familiare all'interno della propria abitazione e del diritto alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane, trattandosi di diritti costituzionalmente garantiti, la cui tutela è ulteriormente rafforzata dall'art. 8 della Convenzione Europea dei diritti dell'uomo, norma alla quale il giudice interno è tenuto ad uniformarsi (vedi Cass. Sez. 3, n. 20927/2015); ne consegue che la prova del pregiudizio subito può essere fornita anche mediante presunzioni, sulla base delle nozioni di comune esperienza (sul punto vedi Cass. Sez. 3 n. 26899/2014). Nella fattispecie la dimostrazione del pregiudizio è stata ricavata dall'esame della natura e dell'entità delle immissioni sonore e luminose, con ragionamento non specificamente censurato."
 
Casa è il luogo dove si svolge la parte più importante della nostra vita familiare, ma pure il luogo nel quale noi tutti, anche chi viva da solo, ha il diritto, nel rispetto di quello degli altri, di poter fare ciò che gli aggrada.
 
Chi turba in modo significativo questo nostro diritto non solo deve smettere di farlo ma deve anche risarcire i danni.

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