CRISPR ci aiuterà a combattere il cancro?

CRISPR ci aiuterà a combattere il cancro?

di Open Wet Lab

Se siete tornati per leggere la nuova puntata su questa straordinaria scoperta che prende il nome di CRISPR, ben ritrovati!

Se invece è la prima volta che vi imbattete in questa parola, vi invitiamo a leggere le puntate precedenti, così da poter meglio comprendere i prossimi approfondimenti sull’argomento, ma non vi preoccupate, anche questo sarà alla vostra portata!

Ci eravamo lasciati con il racconto sulla scoperta di CRISPR, e ci si era ripromesso di incontrarci per parlare delle sue applicazioni, che comprendono i campi più disparati: dalla medicina alla produzione industriale, all’agricoltura. Ed in effetti questa era la nostra intenzione, ma la settimana scorsa è arrivata una notizia molto importante che ha stravolto i nostri programmi.

In verità, la novità non è del tutto estranea al tema previsto, si tratta infatti di un applicazione in campo medico di CRISPR. La sperimentazione di questa tecnica ha infatti ricevuto la prima approvazione per lo studio clinico da parte degli Istituti Nazionali di Sanità (NIH) statunitensi. È un passo molto importante perché significa che la tecnologia potrà essere testata e sperimentata per la cura di patologie nell’uomo, nello specifico del cancro.

Il tema del progetto è molto semplice: alcuni scienziati dell’Università della Pennsylvania, USA, cercheranno di utilizzare CRISPR per «insegnare» alle cellule del sistema immunitario come riconoscere e distruggere le cellule cancerose. Si tratteranno pazienti affetti da sarcoma (tumori del tessuto connettivo), mieloma (tumore alle cellule sanguigne) e melanoma (tumore alla pelle).

Questa applicazione, nel caso funzionasse, entrerà a far parte delle cosiddette immunoterapie, cioè di quei trattamenti destinati a migliorare la capacità delle cellule del sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali. Questo genere di terapie, che cercheremo di trattare approfonditamente più avanti, sta riscuotendo grande successo in campo oncologico soprattutto per la loro grande efficacia, la cui somministrazione è però ancora poco estesa a causa dei costi elevati.

La sperimentazione si inserisce nella cosiddetta Fase 1 della ricerca per nuove terapie o farmaci. E’ opportuno ricordare che tutti i nuovi medicinali devono sottostare a rigide regole di controllo prima della loro commercializzazione, e quindi il loro utilizzo diffuso. Il procedimento adottato per lo sviluppo di un nuovo farmaco viene suddiviso generalmente in: Fase 1, Fase 2 e Fase 3.

La Fase 1 serve a misurare esclusivamente la «sicurezza» del nuovo composto, cioè la sua tossicità ed i suoi possibili effetti collaterali, nel breve e medio termine, generalmente su pazienti sani.

Il caso in questione è un po’ anomalo, in quanto CRISPR verrà comunque testato su pazienti oncologici terminali, ma l’oggetto di studio sarà in prima battuta la sua tossicità. Tuttavia, i pazienti potranno beneficiare di un eventuale effetto terapeutico, nel caso sorgesse. Solo con risultati sperimentali adeguati, il trattamento potrà procedere in Fase 2 e 3, dove appunto verrà testata la sua reale efficacia nel combattere la malattia.

In che costa consiste questa terapia?

Ripetiamo brevemente il suo meccanismo d’azione: CRISPR contiene le informazioni per indirizzare la proteina Cas a tagliare determinate regioni di interesse del DNA. Una volta effettuato il taglio, si potrà eventualmente inserire un gene di interesse, oppure lasciare che la cellula ripari il danno, rendendo così inattivata quella regione del DNA. Insomma, CRISPR può o disattivare un gene oppure creare le condizioni per aggiungerne uno nuovo. La sua potenza sta nell’enorme precisione con cui individua il sito di taglio, con un livello di accuratezza non paragonabile alle altre tecniche di ingegneria genetica.

Gli scienziati americani cercheranno, mediante CRISPR, di modificare le cellule linfocitarie (i globuli bianchi) dei pazienti affinché siano in grado di riconoscere e distruggere meglio le cellule tumorali.

Attraverso dei semplici prelievi di sangue, i globuli bianchi verranno filtrati e quindi sottoposti al trattamento di CRISPR. In seguito a controlli per testare la corretta riuscita dell’azione di CRISPR, i linfociti verranno re-infusi nel paziente, e si attenderà così la loro risposta anti-tumorale.

Nel caso di una corretta riuscita della terapia, già dopo pochi mesi si assisterebbe ad una importante regressione della massa tumorale, causata dai linfociti stessi del paziente, e quindi senza la somministrazione di chemioterapici o farmaci che causano purtroppo numerosi effetti collaterali.

Bisogna essere cauti, quelle riportate sono tutte previsioni, e ci vorrà tempo prima di poter osservare la loro realizzazione. Tuttavia, c’è grande entusiasmo nella comunità scientifica per questo tipo di sperimentazione, e più in generale per l’adozione di nuovi approcci biologici nella lotta contro il cancro.

Il via libera per lo studio clinico è arrivato a ridosso di un altro annuncio importante: il vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha da poco presentato alla nazione il cosiddetto «cancer moonshot», un’espressione che può essere tradotta più o meno come «la corsa alla luna nella lotta contro il cancro».

Il progetto è ambizioso, e consiste nell’investimento di una grande quantità di fondi pubblici per finanziare sperimentazioni cliniche che possano portare a fondamentali avanzamenti nella ricerca sul cancro. Negli ultimi anni vi sono stati numerosi miglioramenti nelle terapie oncologiche, ma il cancro rimane ancora una delle più importanti cause di morte al mondo, segno che la strada per una cura definitiva è ancora lunga.

CRISPR ci sorprenderà anche stavolta?

Giovanni Palla

FONTI:

http://www.lescienze.it/news/2016/06/23/news/crispr_terapia_genica_cancro_sperimentazione_sicurezza-3137500/

http://www.lescienze.it/news/2016/05/24/news/cellule_tumorali_elusione_sistema_immunitario_pd-1_pd-l1-3101276/

http://www.lescienze.it/news/2014/11/27/news/cancro_anticorpi_posti_di_blocco_immunitari_checkpoint-2390826/

http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs310/en/

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