Andrea Lelli lancia il singolo  “La vita sai com’è”, accompagnato da un videoclip, che va ad anticipare il nuovo album del cantautore trentino. Si tratta di un brano, disponibile in download sui migliori digital store, dall’anima decisamente pop è caratterizzato da suoni di elettronica molto attuali che vanno a sommarsi alle chitarre elettriche ed acustiche ben bilanciate nella struttura della composizione . “Questa canzone – ha raccontato all’Adige Lelli - parla di come la vita interviene sulle nostre incertezza, sull’immobilità nella quale ci posizioniamo qualora non siamo in grado di prendere delle decisioni, vuoi per incapacità, che per debolezze recondite”. Il videoclip mostra invece altri risvolti inerenti la vita di tutti i giorni. “Le immagini della clip – sottolinea l’artista – giocano  sul contrasto di quello che viviamo internamente e quanto succede intorno a noi, in quest’ottica le scene sono state girate nel quotidiano come fosse un reality.

 

Le scene, realizzato da Max Lo Buono  alla regia ed Emy Guerrisi alla produzione esecutiva (Lo Buono Media Creations di Genova).sono state girate durante, e nei giorni successivi il concerto del 10 agosto scorso tenuto da Andrea Lelli accanto a Mario Cagol sul lago di Calceranica con tutta la Pindaricaband  formata da Walter Fortarel, Christian Nicolini, Mirko Gubert e Nicola Salvadori, . “La vita com’è” fa da apripista al secondo cd di Lelli che uscità per la nuova casa discografica SanLucaSound di Bologna, fondata dal cantautore Manuel Auteri, e che vede come produttore artistico Renato Droghetti, socio dell’etichetta che ha collaborato con molti artisti tra cui Bennato, Paola Turci, Stadio e tanti altri, oltre che da anni con Paolo Meneguzzi anche in tour.  “Rispetto all'album d'esordio – sottolinea Andrea Lelli.  questo brano mostra sonorità molto più spostate sull'elettronica pur mantenendone l'andamento pop.

Questo sarà l'orientamento del mio nuovo cd che sto creando insieme ad un nuovo staff”. Una produzione e registrazione che Lelli affronterà anche sull’onda dell’entusiasmo generato, lo scorso maggio a Roma, dalla prestigiosa vittoria del Premio dedicato al grande Lucio Dalla arrivata alla sua sesta edizione