Genitori omosessuali, non diversi dai «normali»

Genitori omosessuali, non diversi dai «normali»

Dino Pedrotti

Nel blog della settimana scorsa abbiamo capito (spero) che dobbiamo saper cambiare idee, se la ricerca scientifica ci documenta in modo serio che non sono più validi i consigli dati finora (ad es., sul fluoro o sulla posizione nel sonno…). Capisco che oggi l’argomento è più complesso e non si può spiegare bene in poche righe. Ma ci provo. 

Negli ultimi anni le più importanti società scientifiche mondiali hanno documentato che i bambini educati da coppie omosessuali, anche ai controlli dopo 30 anni, NON presentano differenze significative di comportamenti e di risultati rispetto ai bambini educati in famiglie cosiddette “normali”, con padre e madre.  Purtroppo, anche all’interno di una famiglia normale, si documenta sempre più la presenza di genitori violenti o inesperti o permissivi…

Si deve capire che per un figlio un genitore è tale perché si comporta da educatore che sa dialogare con autorevolezza e non perché è stato da lui generato (come si è fatto fin dai tempi biblici). Un genitore non ha diritti di proprietà, ma responsabilità, anche se il figlio è adottato, anche se c’è un solo genitore, anche se ha due padri o due madri

È un argomento da approfondire, ovviamente. Ma cominciamo almeno a studiarlo e a cambiare certe nostre idee a proposito dell’omosessualità. Non è un comportamento “naturale”, perché in natura esistono i due sessi da un miliardo di anni, proprio al fine di trasmettere il DNA della specie, garantendo biodiversità; ma rappresenta un comportamento minoritario (meno del 5%), accettabile come tanti altri comportamenti marginali. Se lo accettiamo (e, come pare, lo accettano anche i bambini), gay e lesbiche saranno senz’altro più discreti nelle loro forti provocazioni per la rivendicazione di giusti diritti.

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