Fermiamo l'invasione delle App

di Lucio Gardin

Esistono molti tipi di App. C’è la App per perdere peso, quella per ritrovarlo (App-etito), quella per le imprese edili (App-alto), quella per i sarti (App-endino), la App per i carabinieri (App-untato), la App per altoatesini (App-iano), la App per camerieri (App-arecchio), eccetera.

Esistono anche App per vedere quando arriva il prossimo autobus o per navigare in un’immagine 3D del Louvre o per vedere cosa fanno i dipendenti della Nasa quando sono in bagno. Tutte App che saranno rimosse il giorno che ti scarichi una App che disinstalla tutte le App inutili. Il primo App Store è nato nel 2008 con 500 applicazioni, oggi Google Play ne ha 2,5 milioni ed ha superato lo store di Apple che ne ha “solo” 1,85 milioni.

Da quando ho scaricato una App sull’elaborazione testi, io ho una mia teoria sulle App: esistono solo perché chi produce sistemi operativi non si è mai preoccupato di installare un software decente sui prodotti. Che sia un Mac book, un I-phone o un I-Pad, siamo così eccitati nello scartare il nostro nuovo giocattolo che non ci fermiamo a pensare che il software preinstallato è a malapena sufficiente per cambiare l’impostazione dell’orologio. E da lì arriva la necessità di scaricare le App per ogni cosa.

Ci pensate se questa “cultura App” si diffondesse in altri settori? Ad esempio. Tu compri una moto, ma quando esci dalla concessionaria noti una inusuale difficoltà a sterzare. Allora scendi dalla moto e scopri che la causa più probabile è che le manca il manubrio. Riporti la moto dal concessionario che ti spiega che il manubrio devi scaricarlo con l’apposita App. Allora tiri fuori un po’ di soldi e ti scarichi la App-manubrio ed esci contento dalla concessionaria, ma dopo qualche chilometro ti trovi dentro la fontana di piazza Venezia. Arriva la polizia che ti fa il palloncino ma sei a posto, e scopri solo in un secondo momento che la causa più probabile per cui sei nella fontana è che mancano i freni. Allora riporti la moto dal concessionario che ti spiega che i freni te li devi scaricare con una App. Allora tiri fuori altri soldini e scarichi la App-freni.

Poi esci contento dalla concessionaria, ma dopo qualche metro crolli a terra esausto, e dopo un’attenta analisi deduci che la ragione più probabile è che mancano le ruote. Allora torni dal concessionario che ti dice di scaricare la App-ruote. Ma tu lasci lì la moto e ti scarichi una App che non ti dà problemi: vai App-iedi.

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